Manhattan Beach by Jennifer Egan

Manhattan Beach by Jennifer Egan

autore:Jennifer Egan [Egan, Jennifer]
La lingua: ita
Format: epub
editore: MONDADORI
pubblicato: 2018-03-05T23:00:00+00:00


16

Per dirla in modo brutale, il tenente di vascello Axel buttò fuori dal programma i tre che avevano fallito l’immersione nella Wallabout Bay. Ma siccome nell’immediato non sapevano dove andare (essendo la chiatta circondata dall’acqua) e siccome i loro servizi – fare da aiuto e girare il volano del compressore ad aria – erano ancora richiesti, rimasero a bordo, il tenente che li occhieggiava circospetto con il trascorrere del giorno. Aveva meno palombari di quelli che gli servivano. Dei suoi due desideri inconciliabili – accumulare un robusto programma di immersioni e dare il benservito a tutti i palombari che vi prendevano parte – il secondo era in vantaggio.

Dopo che si furono immersi tutti con successo, il tenente offrì a denti stretti a Newmann, Savino e Fantano la possibilità di riscattarsi. Stavolta riuscirono tutti e tre a costruire la cassetta e a tornare sulla chiatta. I festeggiamenti nel gruppo toccarono l’apice mentre facevano ritorno al Pontile West End. Aumentarono di intensità mentre scaricavano pettorali, compressori ad aria e i pesanti vestiti bagnati per riportarli dentro lo Scalo 569.

«Abbiamo fatto bene a eliminare subito le mele marce» disse il tenente di vascello Axel al gruppo con un tono di controllata approvazione. «Ora per le immersioni ci rimangono gli uomini più forti, gli uomini più capaci. Alcuni di voi li perderemo comunque per strada» disse, una punta di eccitazione nella voce. «Infortuni, ferite, contrattempi, quelli sono inevitabili. Ma, per il momento, congratulazioni.»

Sembrava scorticare Anna con lo sguardo ogni volta che usava la parola “uomini”, come se volesse farla scomparire. Lei, agli occhi del tenente, era il residuo scomodo o l’esperimento fallito, Anna lo sapeva. Lo Scalo 569 non aveva nemmeno una toilette femminile. Per consentirle di andare in bagno, Katz o Greer dovevano pulire quella dei maschi e stare fuori di guardia. Anna temeva l’arrivo del ciclo. Al laboratorio dove lavorava prima, le sposate si lamentavano perché i marines sbirciavano gli assorbenti ispezionando le borse al cancello di Sands Street. Le sarebbe proprio piaciuto vedere come avrebbero reagito a quella soluzione!

Il suo spogliatoio di fortuna era un ripostiglio per le scope. Mentre tornava in abiti civili, sentì i palombari maschi fare i buffoni nel loro spogliatoio in fondo al corridoio. Si stavano dando appuntamento all’Eagle’s Nest. Era sabato sera; l’indomani non si lavorava. Anna rimase nascosta mentre passavano davanti al suo spogliatoio in branchi chiassosi.

Tornato il silenzio, sbirciò fuori dallo spogliatoio e vide Marle avviarsi da solo verso l’uscita. Come lei, doveva avere aspettato che gli altri se ne andassero. Anna ebbe l’impulso di raggiungerlo. Stava per uscire dallo spogliatoio quando sentì Bascombe chiamare da fuori: «Ehi, Marle, sei ancora lì dentro?».

«Sì» rispose Marle, rallentando il passo.

«I ragazzi sono andati avanti. Ti aspetto.»

Marle esitò, dando un’occhiata all’orologio. Anna ebbe l’inquietante sensazione di essere dentro la sua testa: l’esitazione, la vergogna per l’imbarazzo di unirsi a loro ma il desiderio di fare parte del gruppo. Tirarsi indietro a quel punto, con Bascombe che lo aspettava, sarebbe parso sgarbato; c’era il rischio che non lo invitassero più.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.